Un momento per te

Proposte per la riflessione personale

Il 15 agosto

Pubblicato sabato 14 agosto 2010

[Tiziano, Assunta, particolare]

Siamo nel cuore del tempo dedicato giustamente alla vacanza e al riposo. Auguro ad ognuno di trovare modo e tempo per recuperare energie fisiche e spirituali in modo da percepire l’idoneità ad affrontare le sfide che la quotidianità ci offre con costanza. So che non tutti possono permettersi una vacanza; ma se usciamo dal concetto consumistico, possiamo correttamente pensare che prendersi un po’ di tempo non sia solo una questione di soldi ma di una sana mentalità che ci permette di fermarci a pensare al senso di ciò che stiamo facendo. Può darsi che presi dalle ferie (che facciamo o che non facciamo) passi in secondo piano un evento molto importante che si celebra in questi giorni: la solennità di Maria Assunta in cielo. Per noi questa festa ha una grande importanza. Con essa si celebra un fatto: Maria, nostra Madre, è in cielo con l’anima e il corpo. Lei rappresenta ciò a cui è destinato ognuno di noi: la vita eterna. Possiamo dire così: questa festa ci fa guardare in alto e ci fa guardare oltre.

Guardare in alto significa che per capire ciò che succede sulla terra dobbiamo guardare il Cielo. Noi comprendiamo noi stessi se siamo capaci di andare oltre noi stessi. Dobbiamo recuperare questa originaria grandezza dell’uomo: siamo grandi perché veniamo da Dio e a Dio ritorniamo. Se il nostro sguardo non è più in grado di innalzarsi verso l’alto ci troviamo dispersi, chiusi dentro le cose, diventiamo incomprensibili a noi stessi e siamo divorati da ciò che facciamo. Guardare in alto vuol dire avere una vision: sapere da dove veniamo e dove dobbiamo andare è l’unico modo per non continuare a correre per niente. La differenza tra noi oggi non è tra chi corre e chi sta fermo: siamo tutti costretti a correre. La differenza è tra chi, correndo, raggiunge la meta, e chi, correndo, non va da nessuna parte e si trova esausto. Ecco la bellezza di questa festa mariana: provare la soddisfazione di toccare con mano che stiamo camminando verso qualcosa di bello, che non viene domani, ma viene gustato già oggi come percezione di pienezza, soddisfazione, compimento, realizzazione.

L’Assunta ci aiuta anche a guardare oltre. Siamo chiamati e resi idonei a superare noi stessi in quanto capaci non solo di occuparci delle cose terrene ma di portarle al loro compimento nella nuova creazione. La terra per splendere deve raggiungere il cielo: lì sarà avvertita definitivamente come benedizione, bellezza e amica dell’uomo. Se non siamo capaci di guardare oltre, la terra diventa la nostra tomba e il luogo del nostro disfacimento. Maria Assunta in cielo con l’anima e il corpo eleva anche la materia e la riconsegna a Colui che l’ha creata, trasformata dalla cura dell’uomo.

Forse a qualcuno questi pensieri possono risultare molto lontani, troppo astratti, quasi dei bei sogni. A questi mi sento di dire che devono accorgersi che il grave scempio che si sta compiendo non è principalmente l’accaparramento della terra, ma il fatto che all’uomo viene sottratto ogni giorno un pezzo di cielo. La festa dell’Assunta è ritrovare il Cielo.

Don Adriano Vincenzi